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Parole a ruota libera

12 Settembre 2014 in PRIMO PIANO

Parole a ruota libera

Leggo da più parti che la soluzione al problema del gettito fiscale italiano è il “conflitto” di interessi, che a volte chiamano “contrapposizione” o “contrasto” di interessi: in altre parole, la creazione di uno scontro tra l’interesse di colui che offre un servizio o un prodotto e l’interesse di colui che ne usufruisce pagandolo.

Se compro, ad esempio, del pane dal fornaio e questi non mi fa lo scontrino, io non ho nessun interesse personale a chiederlo, perché non traggo alcun vantaggio da quel pezzettino di carta chimica.

Eventualmente ne chiederò la emissione perché ho paura che la Guardia di Finanza mi controlli, oppure perché non trovo giusto che lui non ci paghi le tasse. Ma, in ogni caso, a me, direttamente,  non ne viene in tasca nulla…

Con la delega fiscale  il Governo si è preso un anno di tempo per cambiare (spero in meglio..) il fisco italiano. Tale delega prevede l’emanazione di una serie di disposizioni per dare attuazione al contrasto/conflitto di interessi fiscali fra contribuenti, ovvero la contrapposizione dell’interesse del venditore con quello del compratore, comportando l’ampliamento della detraibilità degli scontrini fiscali per favorire l’emersione di base imponibile.

In altre parole,  se gli scontrini (lo stesso dicasi per ricevute o fatture) di un’ampia gamma di spese fossero deducibili o detraibili (questo lo deciderà il legislatore) nella dichiarazione dei redditi, ogni contribuente avrebbe interesse a richiederli a commercianti, artigiani e professionisti. Questi a loro volta sarebbero costretti a ‘registrare’ l’incasso avvenuto, pagandoci imposte dirette, indirette e contributi.

Già si sta parlando di scontrini e ricevute deducibili/detraibili per meccanici, elettricisti ed idraulici (se pensiamo che queste ultime due categorie, per effetto della richiesta di fattura da parte dei proprietari di immobili ai fini delle detrazioni del 65% e del 50%, hanno avuto a livello nazionale un incremento più che sostanzioso del loro volume di affari, sicuramente questo sistema dovrebbe funzionare). Però una legge che “penalizzasse” solo queste categorie andrebbe a “graziarne” delle altre non toccate dalla norma.

Ampliare a dismisura le categorie di soggetti che emettano scontrini deducibili/detraibili porterebbe ad una situazione ingestibile delle pezze giustificative da conservare da una parte ed una riduzione delle entrate tributarie dall’altra (già che ci sono, colgo l’occasione per sfatare la leggenda metropolitana che racconta che negli U.S.A. sia deducibile qualsiasi tipo di spesa possibile ed immaginabile: in realtà esiste una standard deduction e delle itemized deductions che sono in larga misura simili alle nostre – vedere www.fiscooggi.it/dal-mondo).

Avrei una mia proposta, ma non sono sicuro che sia originale (magari la ho letta da qualche parte, ma, sinceramente, non me ne ricordo…): se venissero annualmente fissate le categorie (oltre a quelle già previste, ben si intende)  i cui scontrini o fatture sono considerati deducibili/detraibili (e fino a qui, non c’è nessuna novità), con un decreto emesso sulla base di una estrazione a sorte da effettuarsi nel mese di febbraio/marzo dell’anno di imposta successivo? In altre parole, come al lotto, la ragazzina bendata di turno estrarrebbe dall’urna un certo numero di palline, all’interno delle quali è riportata una categoria i cui scontrini/ricevute/fatture saranno considerati deducibili/detraibili nella dichiarazione dei redditi dell’anno appena trascorso.

In questo modo i contribuenti si troverebbero invogliati a richiedere lo scontrino o la fattura a qualsiasi negoziante/artigiano/professionista. Quando, a febbraio vedranno che sono stati considerati deducibili/detraibili, ad esempio,  solo gli scontrini di carrozzieri, fruttivendoli ed avvocati, cestineranno tutte le scartoffie superflue.

Esagerando, vista la triste (ma proficua per lo Stato) propensione al gioco dei nostri connazionali, si potrebbero anche preparare dei gratta e vinci ad hoc dove chi scopre il maggior numero di categorie estratte, guadagna un premio: così  le finanze statali si impinguerebbero ulteriormente…

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